Il Modello Smart Village per lo Sviluppo Sostenibile dei Paesi Montani

Alcune Aree interne dell’Appennino Centro-Meridionale, come ad esempio l’Alto Molise, da alcuni anni  stanno subendo involuzioni socio economiche importanti e rilevanti agli occhi del visitatore occasionale o regolare, come il calo demografico e la riduzione di servizi scolastici e sociali. Tali trasformazioni sono dovute principalmente a fattori quali isolamento geografico e scarse infrastrutture di comunicazione.  In contrasto a ciò è sempre più evidente rispetto ad altre zone d’Italia il positive-side-effect di valore ambientale e paesaggistico preservato e esprimibile in termini di paesi ancora incontaminati, comunità rurali ancora vive e legate a tradizioni non ancora estinte, micro imprenditoria agraria e artigiana fortemente a carattere tradizionale e ad alto valore di qualità, con possibilità concrete e immediate di vivere nuove forme di sviluppo e crescita economica quali ad esempio il turismo alternativo e commercio verde.

Loreto e Luca Beniamino della società Le Miccole
Loreto e Luca Beniamino della società Le Miccole

A questo punto appare opportuno studiare quale linea di sviluppo socio-economico sia più adeguata per la corretta valorizzazione di tale potenziale e sembra naturale che per ottenere risultati efficaci occorra riflettere sul ruolo e impatto che hanno le tecnologie e dell’innovazione per garantire questo tipo di sviluppo in differenti settori (energetico, ambientale, multimediale, domotica, biomedicali, etc.). Infatti negli ultimi anni la ricerca e l’innovazione tecnologica nelle applicazioni ha abbandonato l’approccio crescita massima in favore sempre più di un approccio a crescita sostenibile, ovvero in linea con le tradizioni e l’ambiente e enfatizzando la qualità di vita come paradigma di sviluppo. Grazie a questo radicale cambiamento delle nuove tecnologie è possibile impostare uno sviluppo di crescita socio economica che potrebbe essere alternativo o anche di sorpasso rispetto ad altre regioni che invece hanno puntato a sviluppare  piccoli e medi insediamenti industriali hi-tech  in opportuni bacini territoriali limitrofi a città. Ovviamente questo è possibile solo con una sinergia tra operatori socio economici locali e istituzioni locali e sotto il coordinamento scientifico di organizzazioni di ricerca di vario tipo (Università, centri di ricerca e di progetto, spin-off per aziende di green-economy, etc.). Inoltre grazie all’uso di particolari metodologie di analisi e tecnologie sin da ora disponibili nel mercato dell’innovazione e della ricerca è possibile mettere a punto dei filoni di sviluppo in certi settori chiave come il turismo e il trasporto in modo da delineare una nuova infrastruttura di servizi a supporto per le attività economiche rurali esistenti o in corso di formazione, in un quadro di crescita eco-compatibile in grado di non stravolgere i fattori ambientali e tradizionali ma invece cercandone di valorizzare i nascosti potenziali di sviluppo sostenibile e mettendoli in evidenza in un quadro di nuova società rurale innovativa in cui tradizione e innovazione coesistono senza annullarsi reciprocamente ma creando basi per quella economia di crescita sostenibile auspicata da molte parti sociali e economiche.

Mucche al pascolo sotto Monte Capraro
Mucche al pascolo sotto Monte Capraro

In questo lavoro vengono tracciate alcune linee di progetto generali per i necessari servizi rurali utilizzando un nuovo modello di sviluppo  socio economico rurale chiamato Smart Village che viene poi applicato al Comune di Capracotta, uno dei comuni leader dell’Alto Molise. Infatti, tale comune con il suo territorio ricco di attività di green- economy (già esistenti o in corso di sviluppo) e di ampie tradizioni rurali, richiede un particolare sforzo di progettazione in termini di servizi di innovazione eco-sostenibile a supporto del suo sviluppo socio economico. Nell’ambito di tale modello di Smart Village risultante, impostato su dati disponibili on line, vengono proposte linee guida per progetti pilota in settori del trasporto sostenibile, eco-marketing, etc, prendendo spunti dagli ambiti programmatici di sviluppo dell’Agenda Italia e in particolare dal programma di Smart Communities 2012 lanciato dal Ministero della Ricerca e Innovazione. Per ciascuno di questi ambiti programmatici sulla base dell’analisi dei dati socio-economici rilevati sono proposti modelli di micro progetti per nuovi servizi e infrastrutture integrati in un modello unico di Smart Village che ha il vantaggio di essere adattabile alle varie esigenze e in grado di fornire come risultato generale il superamento intelligente e sostenibile dei fattori d’isolamento e allontanamento dalle grandi città.

Linee di Sviluppo “Smart Village”

Nella seguente tabella sono riportate le linee di sviluppo per uno smart village (colonna III) che possono essere considerate come linee programmatiche rispetto a quelle tipiche di una smart city (colonna II). Esse sono organizzate per settori di Qualità e rappresentano le principali linee programmatiche attorno alle quali un progetto di smart village può essere disegnato al fine di realizzare una sinergia con altri progetti tipici di smart city.

Settori di Qualità

Linee di Sviluppo

 

Smart City (Fonte Miur)

Smart Village

Territorio SicurezzaGestione idricaCiclo rifiuti Rural preservation
Vita e Salute InvecchiamentoSaluteScuola

 

Domotica

 

Agricultural WellnessRural working and tutorial techniques
Infrastrutture Energy- Smart GridArchitetture Sostenibili e MaterialiTrasporti e Mobilità Terrestre

 

Logistica Last Mile

 

Rural Traffic NetworkRural Mobile Shopping and Market

Lo scopo è di mostrare che se applichiamo un processo di revisione ai temi di progetto tipici delle smart cities possiamo utilizzare gli stessi paradigmi per realizzare comunità rurali “intelligenti verso il futuro” a patto che si dedica di mettere come obbiettivo comune di sviluppo un modello di valorizzazione sostenibile del territorio legato a fini turistici-commerciali. Nell’ambito delle attività di ricerca e spin-off presso l’Università di Tor vergata-Dip. di Ingegneria dell’Impresa sono state attivate una serie di progetti di Turismo Digitale per il territorio di Roma-Lazio, Abruzzo e Molise.

In quest’ambito nel caso dell’Alto Molise è in corso di definizione un modello di Smart Village per i comuni dell’Alto Molise e in particolare per Capracotta in collaborazione con l’Associazione Amici di Capracotta  in cui ci si basa sulla definizione di una piattaforma metodologica e tecnologica di tipo  Geo-Business Digital Tourism composta da reti di turismo digitale (albergo diffuso, prodotti tipici e mercato rurale, servizi culturali territoriali di tipo storico e archeologico, pratiche di sport  rurale e trekking di montagna). Nel caso di Capracotta come Starter Smart Village, vengono prese in considerazione le principali attività in corso di definizione o realizzate negli ultimi anni  tra cui: il marchio di origine comunale per i prodotti tipici e l’organizzazione di una serie di eventi turistico-culturali (sagre, mostre, manifestazioni di sport invernali, etc.). Applicando il modello concettuale di Smart Village si ottiene una previsione cost-benefit di possibili iniziative progettuali di valorizzazione del Turismo Digitale Sostenibile che possono portare sensibili aumenti dello sviluppo economico  (non solo) turistico.

Settori di Sviluppo per Smart Village- Capracotta
Settori di Sviluppo per Smart Village- Capracotta

 Prof. Michele Angelaccio,

Università di Roma Tor Vergata, dip. di Ingegneria dell’Impresa, Centro di Ricerca per il Turismo Digitale, Spin-off TURISMOPOLI

Bibliografia

 [1]   Di Rienzo, Francesco (Gennaio 2008).  Tutti a Capracotta la Regina degli Appennini. Il Paese Futuro pp. 24, N. 1 (weblink: http://www.capracotta.com/files/statici/rassegna/futuro_24.pdf)

[2]   Decreto Direttoriale 5 luglio 2012-MIUR-Bando Smart Communities

[3]   Lucchini, Ermanno (14 Giugno 2008) In nome del Dio Eolo Quale Energia (weblink: http://www.capracotta.com/files/statici/dio_eolo.pdf )

[4]   Di Rienzo, Francesco La fiera dell’artigianato di Rho, la Bit e la lezione di Torino 2006 http://www.capracotta.org/joomla/opinioni/183-la-fiera-dellartigianato-di-rho-la-bit-e-la-lezione-di-torino-2006

[5]   Michele Angelaccio, Alessandra Basili, Berta Buttarazzi, Walter Liguori: Smart and Mobile Access to Cultural Heritage Resources: A Case Study on Ancient Italian Renaissance Villas. WETICE 2012: 310-314