Buona nevicata dal tetto dell’Alto Molise

Largo dei Sartori. Foto: Paolo Conti
Largo dei Sartori. Foto: Paolo Conti
Largo dei Sartori. Foto: Paolo Conti

Ho visto su FB che nevica un po’ qua e un po’ là. Con video e foto avete reso l’idea anche a chi non ce l’ha, se per esempio vive a Siracusa… Adesso ci provo io senza immagini e senza film: ci provo con le parole, l’unica arma a mia disposizione che tuttavia non può competere con le vostre più sofisticate.

La tormenta è uno spettacolo nello spettacolo, perché trascina l’occhio, il cuore e l’anima, tutto l’essere dietro i fiocchi che danzano vorticosamente nell’aria scura e ventosa, come fa L’AQUILONE d Giovanni Pascoli con i bambini. Attraverso i lampioni vedi le falde che girano e rigirano, risalgono e poi non sai dove finiscono.

Intanto i mucchi crescono, arrivano alle prime finestre, occupano le porte, mentre sui vetri spiccano tanti batuffoli candidi di bambagia. Un tempo, ormai lontano, le finestre sarebbero state tutte arabescate, oggi non più perché il calore dei radiatori neutralizza il gelo di fuori.

Non c’è rumore: ogni tanto uno spazzaneve passa e, forse, il cuore si rallegra, poiché nel silenzio assordante quella è una voce della vita esterna e della civiltà alla quale, nostro malgrado, ci siamo purtroppo assuefatti.

Buna nevicata dal tetto dell’Alto Molise. Ricordate che io vivo a 1421 m di altitudine e con me tutti i capracottesi coraggiosi e forti.

Maria Delli Quadri