Il paesaggio e l’idea dell’eternità

Gli anni, i mesi, i giorni, le stagioni si accavallano, ma il paesaggio che mi appare è sempre uguale: variano i colori dall’autunno alla primavera, dall’inverno bianco e uniforme all’estate sbiadita e stanca; non cambia mai il panorama. Di notte illuminato, di giorno chiaro e palpabile, con le nebbie ovattato e nascosto. Esso è un punto fermo nella mia vita, è una certezza; mi basta alzare gli occhi e guardare che il mondo si dispiega innanzi a me, mi parla e mi dice che gli uomini e le donne passano, ma lui (il paesaggio) resta e continuerà a parlare alle generazioni future.
Tutto questo mi da gioia e mi rallegra: il pensare che milioni e milioni di occhi hanno visto, guardato e ammirato ciò che io vedo in questo momento mi da l’idea dell’eternità.

Maria Delli Quadri