C’è un pizzico di Capracotta in una recente ricerca internazionale sul lockdown da Covid 19

Le restrizioni impiegate per un periodo lungo, oppure reintrodotte a uno stadio avanzato della pandemia (per esempio nell’eventualità di un nuovo aumento dei casi), esercitano, al massimo, un effetto più debole, attenuato, nella circolazione del virus e sul numero dei decessi. Perché con il passare del tempo e l’aumento dello stress da lockdown, le limitazioni delle autorità sono sempre più ignorate dalla popolazione.

È la conclusione di una ricerca sui dati della pandemia da Covid 19 registrati dall’inizio fino al 31 dicembre scorso (quindi prima dell’avvio della vaccinazione) in 152 Paesi. L’indagine è stata recentemente pubblicata dal Centre for Economic Policy Research ed è stata condotta per 120 giorni da Patricio Goldstein dell’Harvard University, Luca Sartorio del Ministero del Lavoro della Repubblica Argentina e, soprattutto, da Eduardo Levy Yeyati dell’Università Torcuato Di Tella di Buenos Aires.

L’Università Torcuato Di Tella è un’istituzione senza scopo di lucro fondata a Buenos Aires nel 1991 dall’Istituto e dalla Fondazione Torcuato Di Tella con la missione di formare nuove generazioni di leader aziendali, accademici, sociali e politici. È intitolata all’imprenditore italo- argentino di origini capracottesi Torcuato Di Tella.

Torquato Di Tella nasce a Capracotta il 15 maggio del 1892. SI trasferisce in Argentina all’età di 13 anni insieme alla famiglia dove viene registrato come “Torcuato”. Nel 1910, fonda l’azienda “SIAM Di Tella” che, negli anni quaranta, diventerà la più importante industria metalmeccanica del Sud America. 

Nel 1915, Torcuato Di Tella torna in Italia per combattere la prima guerra mondiale. Al suo ritorno, consegue la laurea in Ingegneria presso l’Università di Buenos Aires. Combatte attivamente contro il regime di Mussolini finanziando gruppi di resistenza antifascisti. Come membro del consiglio di amministrazione dell’Unión Industrial Argentina (UIA), rappresenta l’Argentina al Congresso dell’International Labour Organization (ILO) nel 1939. Presenta anche un disegno di legge sulla sicurezza sociale.

Muore a Buenos Aires il 22 luglio 1948.