Le chiavi della città di Hannover all’imprenditore capracottese Ermanno d’Andrea

Il sindaco della città di Hannover, Thomas Hermann, il 20 settembre 2017, ha consegnato le chiavi della città ad Ermanno D’Andrea, imprenditore molisano nato a Capracotta (Is), e trasferitosi a Milano, per aver partecipato ininterrottamente dal 1957 al 2017 alla Fiera Internazionale più importante  del mondo della meccanica dell’alta precisione con la propria Azienda “D’Andrea Spa” specializzata nella produzione “al millesimo di millimetro” che esporta in Germania, Stati Uniti, Giappone e in ogni parte del mondo.

A seguire ermanno D’Andrea, accompagnato dal Presidente dell’associazione antirazzista “Mach meinen Kumpel nicht an” il molisano Gianni Pollice già dirigente della DGB a Dusseldorf e segretario del sindacato chimico tedesco, è stato ricevuto dalle massime autorità della Bassa Sassonia (il Ministro degli Interni Boris Pistorius, la parlamentare regionale Doris Schroder, moglie dell’ex-Cancelliere Schroder, la parlamentare di origine italiana di Wolfsburg Immacolata Glosemeyer, ed altri).

Ermanno come attestano le bellissime lettere del papà Marino del 16 e 21 settembre del 1957 inviate alla mamma Peppina, partecipò quell’anno per la prima volta alla Fiera e da allora, raccogliendo l’eredità del padre scomparso a soli 53 anni nel 1966, ha saputo dare impulso alla ditta “D’Andrea SpA” in un settore delicatissimo rimanendo sempre ai vertici mondiali del settore come confermano tutte le riviste specializzate dell’alta tecnologia industriale e soprattutto le esportazioni indirizzate verso mercati sofisticati come quello tedesco, giapponese, americano e cinese. Ermanno non solo ha sviluppato l’azienda avviata dal padre a Milano vincendo la sfida della qualità e della competizione sui mercati mondiali, ma si è reso protagonista dell’apertura di una filiale della fabbrica di Lainate a Castel del Giudice (Is) in Molise dove ha sostenuto ulteriori investimenti nel sociale, nell’agricoltura e nella realizzazione di un albergo diffuso finito la scorsa settimana sul Corriere della Sera come esempio di buone pratiche, con la creazione di 150 posti di lavoro. Tra le sue regole c’è il vincolo di destinare ogni anno una percentuale degli utili aziendali ad attività umanitarie in diverse missioni in Africa contribuendo con la sua opera a realizzare scuole ed altre strutture a servizio di quelle comunità.

Da persona schiva che non ama l’esposizione mediatica ha sempre tenuto un profilo riservato preferendo adoperarsi nel concreto più che enunciare o esporre propositi, ma è indubbio che aver ricevuto in questi giorni un riconoscimento istituzionale così prestigioso da parte della Città di Hannover e del Parlamento della Bassa Sassonia gli restituisce una meritata gratificazione che intendiamo condividere con lui lungo il percorso di vita che lo ha condotto da Capracotta a Milano con una proiezione internazionale di questo livello ed un ritorno nella propria terra d’origine a Castel del Giudice. Un imprenditore italiano che vince la sfida competitiva coi tedeschi sull’alta qualità, l’innovazione e la ricerca nella meccanica di precisione. Un meridionale cresciuto e affermatosi a Milano che torna in Molise ad investire per onorare la memoria del padre. Un uomo che non dimentica i meno fortunati della terra e si pone al loro servizio con umiltà e discrezione. Una persona che ha saputo dare lustro all’Italia creando lavoro e promuovendo sviluppo solidale. Per tutti noi una bella notizia che è utile condividere ed indicare ad esempio per valore e spessore.

Michele Pietraroia

Consigliere regionale del Molise