Le capre

Non appena la neve lasciava il posto all’erba ed il tempo lo permetteva, ogni anno riappariva come d’incanto il capraio: con il capace ombrellone da pastore in spalla, i gambali di cuoio e un corno dal suono rauco e caratteristico. Non ricordo il suo nome; mi meravigliavo già allora che fosse tanto bravo e capace […]

E muò suocce Criste!

Durante uno dei frequenti temporali estivi un certo non so chi, dalla finestra di casa, controllava i campi coltivati tra cui il suo e seguiva l’evolversi del temporale. Il grano quasi pronto per la mietitura ondeggiava furiosamente sotto l’impeto del vento. Ad un certo momento iniziò una scarica di grandine. «Povera Mariangela, la granera ie sta […]

Capracottesi a Canosa: quella lapide scomparsa

La chiesa del Carmine a Canosa di Puglia Un documento del 15 maggio 1757 registrato nel Libro delle Memorie fa riferimento ad  un vero e proprio contratto stipulato nel 1602 tra l’Università di Capracotta e i Priori Generali dell’allora  Chiesa di santa Maria  del Carmine della Città di Canosa di Puglia. È un’altra interessante pagina della […]

Un forestiero a Capracotta

Panorama di Capracotta. Foto: Paolo Dell'Armi

Panorama di Capracotta. Foto: Paolo Dell’Armi Una delle storielle che ci raccontavano quando eravamo piccoli era quella del napoletano che per oscuri  motivi era costretto spesso a recarsi a Capracotta. Il malcapitato, oltre ai disagi dei faticosi viaggi con mezzi di fortuna su strade polverose e sconnesse, non indovinava mai il tipo di abbigliamento necessario: […]

Ema vedè chi s’arrenne prima

Un signore possedeva un fertile pezzetto di terra confinante con le nostre terre della “Montagna”. Era sempre lì con il suo asino a coltivarlo quasi con amore e ne ricavava sempre abbondanti raccolti. Però il terreno era in pendenza e, per sua sfortuna, vi si incanalava un estemporaneo ruscelletto quando veniva giù un forte acquazzone. […]

Un lungo serpentone: la mappa di Capracotta tra il XVIII e il XIX secolo

Dall’ingrandimento della mappa dell’Alto Molise, tratta dall’”Atlante di Terra” del geografo Rizzi Zannone edito tra il 1789 e il 1808, si nota che Capracotta  era strutturata  in quel periodo in alcuni agglomerati discontinui, con una strada principale che andava da Sant’Antonio a San Giovanni. Infatti, all’inizio della mappa si nota la Chiesa di Sant’Antonio di […]

«Te ne può ì», decètte Pambanucce

Appena dopo la Seconda Guerra Mondiale, se vi era urgenza di confezionare nuovi vestiti soprattutto femminili, si ricorreva alle tante sartine che spesso venivano a lavorare in casa. Per i rari vestiti maschili destinati ad essere indossati nelle grandi occasioni ci si rivolgeva alle varie sartorie o a qualche parente  sarto. E così per il vestitino della […]

Cuande arrèsce re padrone, che ze re viénga a repeglià a la casa méia

Carmine Di Nucci e la moglie Erminia Papànonno (mio nonno) Domenico Di Nucci, e i figli in età di lavoro possedevano, nel periodo tra le due guerre mondiali, anche buoi e mucche ed integravano il bilancio familiare lavorando il latte e arando le terre. Mio padre Carmine e Zio Mario erano re ualiane, cioè gli aratori, della […]

R’ zéngare de Capracotta

“Finita la transumanza o brigante o emigrante”, recita un detto famoso. In effetti, dopo l’Unità d’Italia, alcuni cittadini del Sud scelsero di fare i briganti, tanti altri emigrarono. A Capracotta, quei pochi che scelsero di darsi al brigantaggio lo fecero a seguito dei moti del 1860 mentre tutti gli addetti in soprannumero  gradatamente riconvertirono il loro mestiere […]

La ciummenéra, re braciere e re monache

Oggi quasi tutte le case sono dotate di impianto di riscaldamento; capaci radiatori riscaldano ogni stanza. La facilità con cui si governa il clima di una casa ha fatto dimenticare tante piccole e grandi complicazioni una volta collegate alla vita di ogni giorno. L’impianto di riscaldamento ha definitivamente cancellato e soppiantato il camino. La  “ciummenèra”, un tempo […]