Novelle capracottesi d’un tempo: la pecora con le corna d’oro

C’era una volta un vedovo, il quale, pur avendo due figliuoli giovanetti, un maschio e una donna, volle a tutti i costi riprender moglie. E così fece. Ma i figliuoli erano mal visti dalla matrigna, tanto è vero che costei, sgravatasi di un maschietto, seppe tanto calunniarli, da indurre il marito a liberarsene. I due […]

Novelle capracottesi d’un tempo: la fata e le sette chiavi

Particolare de “La Samaritana al pozzo” del pittore tedesco Sieger Köder (1925-2015) C’era una volta una donna con tre figlie. Un giorno, non avendo da mangiare, disse alla maggiore d’andare per cicorie in un prato vicino. La figliuola obbedì; ma, mentre tagliava una grossa cicoria, si aprì ai piedi della giovine un fossato profondo, che […]

Amore e matrimonio d’altri tempi a Capracotta

Contadine capracottesi (inizi Novecento). Archivio fotografico: Cav. Giovanni Paglione I nostri popolani s’innamorano in chiesa, alla fontana, alle libere aure de’ campi, tra i solchi, seminando o mietendo il grano. Si amano dapprima di nascosto e, quando i genitori sono a giorno di tutto, si fidanzano, ed allora il giovine va tutte le sere a […]

Un musicista capracottese dimenticato: Claudio Conti

Il Conservatorio di San Pietro a Maiella a Napoli Per la qualità, insieme all’orgoglio della nostra stirpe e per l’esistenza di tanti diversi personaggi illustri capracottesi nei vari rami dello scibile umano, è auspicabile, anche quale atto d’amore verso la propria terra, che di queste figure scomparse si perpetuasse il ricordo, non collocandole nel dimenticatoio […]

Capracotta-Panicocoli: un viaggio per perditempo

Panicocoli in un vecchio quadro Panicocoli è l’antico nome di Villaricca, attualmente un Comune dell’area metropolitana di Napoli. Il toponimo deriva dal latino medievale “panicoculus” (da “panis” e “cocus”, allungato in “coquulus”), cioè colui che cuoce il pane, il fornaio. Oreste Conti lo cita in uno dei modi di dire capracottesi nella sua “Letteratura popolare […]

La regina Maria d’Enghien nella cultura popolare capracottese

Presunto ritratto di Maria d’Enghien in un affresco della basilica di santa Caterina d’Alessandria a Galatina (Le) La regina di Napoli Maria d’Enghien (1367- 1446) è un personaggio storico poco noto a Capracotta eppure Oreste Conti la ricorda tra le locuzioni e i modi di dire cittadini nella sua opera “Letteratura popolare capracottese” del 1911: «Fa […]

Qualche fiaba anche a Capracotta

Italo Calvino nel 1956 diede alle stampe il volume “Fiabe italiane”, pubblicate dalla casa editrice Einaudi. Nell’introduzione al testo a pag 19, Calvino cita il capracottese Oreste CONTI unitamente ad altri autori molisani come Eugenio CIRESE (autore di apologhi e favole, riportati in “Tempo d’allora” 1939 e nella rivista “La Lapa” del giugno 1959), oltre […]

Tie’ magneata la rapaneca…

Oreste Conti spiega cosa sia questa pianta e cosa significhi la frase: TIE’ MAGNEATA LA RAPANECA…. “La rapanica è il cardo, duro e spinoso; così il popolo all’innamorato tradito” (Oreste Conti, “Letteratura popolare capracottese”, Lucera 1908). . A Capracotta qualcuno ancora si esprime in tale forma quando la ragazza amata decide di lasciare l’innamorato. Rapanica […]