“La Tavola Osca di Capracotta/Agnone” di Vincenzino di Nardo tra storia e solidarietà

Edita dalla Volturnia Edizioni è stata pubblicata “La Tavola Osca di Capracotta/Agnone – La Storia”, di Vincenzino di Nardo. L’Autore ricostruisce le vicende della tavoletta di bronzo del III-II secolo a. C., con iscrizioni in lingua osco-sannita, rinvenuta in contrada Macchia, nel comune di Capracotta, nel podere di Giangregorio Falconi. Racconta le modalità del suo […]

La Tavola Osca in mostra al museo “Staatliche Antikensammlungen” di Monaco di Baviera

La Tavola Osca torna d’attualità con un doppio appuntamento. Fino al prossimo 2 ottobre, la lamina bronzea, di proprietà del British Museum di Londra, sarà in esposizione alla mostra “Il Sannio e i Sanniti” in corso di svolgimento presso il museo “Staatliche Antikensammlungen” di Monaco di Baviera in Germania: una importante occasione di valorizzazione del […]

Signora, non ci stare!

La signora Cesarina in una foto degli anni trenta del secolo scorso La lingua ufficiale, l’unica per la verità, dei ragazzi della banda «də sóttə alla via nòva» (di via Nicola Falconi) era il capracottese. I D’Andrea (Nicolino, Ermanno e Peppino), Tonino Battista, Peppino del Catello, Vincenzo Di Tella, Sebastiano Angelaccio ed il sottoscritto la parlavano fluentemente; […]

«A chә ora tә rә sié sunnatә?»

Un’immagine di piazza Falconi negli anni Cinquanta con al centro lo stemma della Democrazia Cristiana. Archivio: Franco Valente Nel secondo dopoguerra, anni ’60, si preparavano le liste per le elezioni comunali; uomo di riferimento della D.C. (Democrazia Cristiana) e candidato sindaco era Vittorino Conti, figlio del Farmacista Don Alfredo, scomparso nel 1959. Uno degli aspiranti, […]

Il 2021 si avvia alla conclusione: un altro anno di “esilio”?

Il monumento all’emigrante. Foto: www.capracottatracking.com Quando ero ragazzo, specie durante il periodo delle vacanze estive, avevo spesso l’impressione che le giornate ed i mesi fossero tanto lunghi: sebbene allora non mi potessi certo annoiare nel favoloso ambiente di Capracotta; ricordo tuttavia che mia nonna Guglielma mi esortava spesso a non avere troppa fretta di crescere e […]

La Tavola Osca di Capracotta di Paola Di Giannantonio

La “Tavola osca di Capracotta” di Paola Di Giannantonio è un saggio breve che affronta la traduzione del testo scritto in osco. L’osco era la lingua parlata dai Sanniti Pentri, i nostri antichi progenitori che abitavano il territorio di Capracotta e dintorni alla fine del primo millennio a.C. L’autrice è riuscita ad interpretare il testo […]

Sul filo della memoria: San Rocco

Il 21 dicembre 2021 ricorre il centenario della nascita del maestro Minguccio (Domenico) D’Andrea. Persona riservata, schiva, rispettosa; calmo nei gesti, moderato nel tono della voce e con un aperto sorriso, era un piacevole conversatore. Passeggiava per le strade di Capracotta e si fermava volentieri a chiacchierare con i vegliardi del posto. I suoi ricordi […]

Manducciɘ ‘r pusctiérɘ (Manduccio il postino)

Era della famiglia “dɘ ‘r pusctiérɘ” (dei postini) il cui capostipite era Giacomo Iacovone che aveva sposato Concetta Mosca, per noi “mamma Concetta”. Giuseppe (Peppe), primo dei figli, era stato postino a Capracotta e poi a Tivoli. Livia invece dopo il matrimonio si era trasferita a Vetralla. Nicola (Cola), autista di autocorriere a Capracotta, trasferito […]

La Grande Guerra sul fronte francese: un giovane sergente capracottese nella seconda battaglia della Marna

Subito dopo lo scoppio del primo conflitto mondiale, sei dei sette nipoti di Giuseppe Garibaldi (Peppino, Sante, Costante, Bruno, Ricciotti Jr, Ezio), in giro per il mondo e richiamati dal padre Ricciotti,  inquadrati nel 1° RGT della legione Straniera francese ed al comando del più anziano di essi, Peppino, costituirono la “Legione garibaldina” composta da […]

Il tredicenne Remigio eroe e vittima del suo altruismo

Si chiamava Remigio Carnevale, era il fratello di Paolo, Donato e Bambinella (della famiglia Tattariegliɘ); aveva solo 13 anni. Giocava nel quartiere dei “Grilli”, accanto a quella che ora è la “Villa comunale” in prossimità del dirupo (i cosiddetti “Ritagli”), con alcuni suoi coetanei; tra essi Luciano De Simone (figlio di Torɘ il calzolaio, emigrato […]