La celebrazione della santa messa nella Chiesa Madre, la deposizione di due corone d’alloro presso le lapidi dei caduti capracottesi delle due guerre mondiali situate sulla facciata del municipio, alcune canzoni patriottiche intonate dal coro cittadino “Il Principalone” e, infine, la deposizione di un’altra corona d’allora stavolta, però, presso la lapide in marmo dedicata ai fratelli Rodolfo e Gasperino Fiadino in località “Sotto al Monte”, vicino al luogo dove furono fucilati per rappresaglia dai soldati nazisti il 4 novembre dell’anno 1943. Si è conclusa, così, domenica scorsa la due giorni organizzata dall’amministrazione comunale per commemorare il 70° anniversario della distruzione di Capracotta per opera delle truppe naziste in ritirata verso nord. Se nel primo giorno l’attenzione si è concentrata più sugli aspetti culturali (la premiazione della quarta edizione del concorso letterario e un convegno storico), nel secondo ha prevalso invece l’aspetto istituzionale.
Alle ore 11.30, il parroco don Elio Venditti ha celebrato la santa messa nella chiesa Madre. Poi, al termine della cerimonia religiosa, si è recato in piazza Stanislao Falconi e ha benedetto le due corone d’alloro che i rappresentanti delle forze dell’ordine (carabinieri, corpo forestale dello Stato e polizia municipale) hanno posto sotto le due lapidi in bronzo realizzare sulla facciata del municipio in onore dei caduti capracottesi delle due guerre mondiali. Successivamente, il sindaco Antonio Vincenzo Monaco ha ricordato quei terribili avvenimenti storici che portarono, nel novembre del 1943, alla distruzione quasi totale delle abitazioni della nostra cittadina. Il coro “Il Principalone”, a sua volta, ha intonato alcuni canti patriottici: l’inno nazionale “Fratelli d’Italia” di Goffredo Mameli, “Il Piave mormorava” del compositore napoletano E.A. Mario e il coro del Nabucco, “Va pensiero”, di Giuseppe Verdi.
La deposizione di una corona d’alloro in località “Sotto al Monte” ha chiuso il programma delle celebrazioni.