“Il pensiero di una mamma sola”: una poesia di Annina Di Rienzo

L’emigrazione ha portato benessere, ma ha anche spopolato paesi, ha diviso famiglie, ha creato nelle case solitudine e attesa. Spesso i padri hanno lasciato i figli piccoli e li hanno ritrovati adulti. A questo punto il ruolo della donna è stato decisivo: lei ha portato il peso della separazione, si è dovuta emancipare, ha preso decisioni, ha stabilito quale scuola i figli dovessero frequentare. Qui di seguito si riporta una poesia scritta da Anna Di Rienzo Carnevale di Capracotta, madre di sei figli, tutti ormai lontani da lei, ben sistemati, sposati e realizzati nelle loro professioni. Solo gli ultimi due sono rimasti nel paesello.

Maria Delli Quadri

Nevica e soffia la tramontana.
Il mio pensiero va vicino e va lontano
a quel pover’uomo* che lavora sempre solo.
Il mio pensiero fa sentire una stretta al cuore
si ferma a Franco e Lucio a Roma.
Il mio pensiero va sempre in fretta,
a Castel di Sangro, da Nicoletta.
Il mio pensiero gira come un nuvolone
aspettando Fernando con la corriera da Agnone.
Il mio pensiero si ferma per la via
per ascoltare la voce di Loreto e di Maria.
O mamma sola che tormento!
Ho sparso una famiglia
come le foglie sparge il vento.

Anna Di Rienzo Carnevale

*pover’uomo = il marito lontano per lavoro