A Capracotta fa diece mise ‘e friddo e doje ‘e frisculillo

Panorama pomeridiano di Capracotta tratto dal sito web Neve Appennino

Dopo l’improvvisa nevicata di ieri, la neve ha iniziato a sciogliersi a partire dalla mattinata di oggi a Capracotta. Nel corso della giornata, i tetti e le strade si sono liberati dalla coltre bianca e i primi ciuffi d’erba hanno iniziato a riapparire a Prato Gentile. In aumento anche la temperatura: dallo zero termico di ieri agli oltre dieci gradi di oggi.

Una foto di Monte Capraro scattata stamattina da Giorgio Paglione

Nei commenti alle foto pubblicate nelle ultime 24 ore sul gruppo e sulla pagina facebook della nostra Associazione, sono state ricordate le precipitazioni nevose straordinarie del passato e anche un famoso adagio sul rigore del clima nella nostra cittadina di cui qualcuno ci ha chiesto di illustrarne il significato e la storia: «A Capracotta fa diece mise ‘e friddo e doje ‘e frisculillo».

Lo facciamo volentieri pubblicando quel che abbiamo riportato nel volume “Chɘ m’accundɘ? Lemmi e motti della parlata di Capracotta”, realizzato dalla nostra Associazione nell’anno 2016:

«Diece mise ‘e friddo e doje ‘e frisculillo. Dieci mesi di freddo e due di fresco. È la definizione un po’ umoristica data da un venditore di terraglie napoletano, a cavallo del Novecento, al rigido clima di Capracotta. Oggi, Capracotta è ricordata a Napoli come il paese più alto dell’ex Regno delle Due Sicilie».