Capracotta, dove l’Appennino incanta

1425 metri: questa la quota del Giardino della flora appenninica di Capracotta (IS), un luogo straordinario, dove le piante spontanee e le antiche varietà orticole, i semplici e le piante tintorie sono raccolte, coltivate e raccontate lungo il percorso che attraversa gli oltre 5 ettari di Giardino e che è fruibile anche dai diversamente abili. I restanti 6 ettari sono lasciati alla naturale evoluzione: la faggeta con il suo sottobosco e le radure si sta evolvendo verso il climax.

Unico osservatorio della Regione sulla biodiversità, il Giardino ospita molti habitat naturali e specie endemiche, rare e protette della flora montana e alto montana dell’Appennino centro meridionale.

Carmen Giancola è la curatrice, appassionata ed esperta, di questa oasi meravigliosa, dove il paesaggista può davvero rendersi conto della bellezza delle piante spontanee e di come sia giunto il momento di usarle in modo “massiccio” anche nei contesti urbani, dove diventano portatrici sane di biodiversità e resilienza.

La gestione del Giardino Botanico è affidata ad un Consorzio composto da: Comune di Capracotta e Proloco, Università del Molise e Regione. Le attività didattiche e divulgative sono rivolte alle scuole e non solo e per approfondire e studiare con l’attenzione che meritano queste straordinarie piante  è possibile anche pernottare.

Tutti i Paesaggisti che operano sopra agli 800 m slm dovrebbero andare in pellegrinaggio al Giardino: troveranno ispirazione e suggestioni, scopriranno che ci sono altri modi di dire “paesaggio”e di trarre dalla Natura tutto ciò che ci serve.

Senza andare troppo lontano (vedi piante esotiche) proviamo a portare nell’ecosistema urbano qualcosa di autentico, di significativo ed evocativo: piante che raccontino un territorio , la sua gente e la sua storia.

Fonte: www.aiapp.net