La tradizione del lupo mannaro nei paesi dell’Appennino italiano è ricca di credenze popolari e racconti tramandati oralmente. In molte comunità rurali, il lupo mannaro era visto come una figura inquietante, spesso associata a trasformazioni notturne e a un legame con il mondo selvaggio.
A Capracotta, un piccolo borgo montano in Molise, si riteneva che fosse lupo mannaro chi nasceva nella notte del 24 dicembre. Questa credenza si basava sull’idea che quella notte fosse sacra e riservata esclusivamente alla nascita di Gesù Cristo; nascere in quel momento veniva considerato una sorta di violazione del sacro, che portava a una “punizione” sotto forma di una maledizione legata al lupo mannaro. Questa superstizione rifletteva l’intreccio tra religione, magia e timori ancestrali della comunità.