Quel ritiro precampionato a Capracotta che ha acceso la magia della Juve Stabia

Archivio fotografico: S.S. Juve Stabia

Nonostante la corsa si sia fermata oggi in semifinale playoff contro una solida Cremonese, la stagione della Juve Stabia resta straordinaria. Un cammino entusiasmante, fatto di cuore, gioco e personalità, che affonda le sue radici in un’estate speciale tra i monti dell’Alto Molise. È a Capracotta, infatti, che ha preso forma la favola gialloblù.

In quest’oasi di tranquillità e aria pura, la squadra si è ritrovata dopo la promozione in Serie B, pronta a stupire di nuovo i suoi tifosi. Il ritiro precampionato a Capracotta non è stato solo preparazione fisica: è stato un momento di coesione, crescita e rinascita. Sulle nostre alture silenziose, mister Pagliuca e i giocatori hanno costruito lo spirito che ha animato ogni partita, dalla prima giornata al sogno playoff.

Capracotta, con i suoi panorami mozzafiato e l’ospitalità autentica, ha regalato alla Juve Stabia le condizioni ideali per lavorare con serenità, concentrazione e ambizione. Ed è giusto dirlo: ha portato fortuna. Da neopromossa in Cadetteria, la Juve Stabia ha sfidato a testa alta avversari blasonati, conquistando rispetto, tifosi e risultati.

A tutta la squadra, allo staff tecnico e alla dirigenza va il nostro applauso sincero. Per aver sfiorato un traguardo storico come la Serie A ma soprattutto per aver costruito qualcosa di solido e lungimirante: un gruppo giovane, entusiasta, con tanti talenti italiani valorizzati e lanciati verso il futuro.

Una stagione che resterà negli occhi e nei cuori, cominciata tra le vette di Capracotta e arrivata a un passo dal cielo.