Capracotta al fianco del popolo palestinese: solidarietà e condanna dei “crimini di guerra“ a Gaza

In una presa di posizione decisa e carica di significato, il Consiglio comunale di Capracotta ha approvato due giorni fa un ordine del giorno “per manifestare la propria solidarietà al popolo palestinese per il genocidio in atto nella Striscia di Gaza”.

A rendere pubblica l’iniziativa è il sindaco Candido Paglione, che in una dichiarazione ha sottolineato l’importanza che anche i piccoli comuni diano voce alla richiesta di giustizia e pace: “È importante che anche un piccolo comune come il nostro esprima una ferma condanna per i crimini di guerra che stanno causando decine di migliaia di vittime civili in palese violazione del diritto internazionale. Migliaia di bambini uccisi, tantissime persone sfollate e un intero territorio raso al suolo”.

La decisione del Consiglio comunale arriva in un momento in cui cresce la mobilitazione di enti locali e istituzioni in tutto il mondo per chiedere la fine delle violenze e una soluzione pacifica e giusta al conflitto in Medio Oriente.

“Il nostro è un piccolissimo contributo, una goccia nel mare che, unito all’esempio di tante altre istituzioni – piccole e grandi – che si stanno mobilitando in questi giorni, può produrre uno scatto di vera umanità per arrivare alla pace in quel territorio così martoriato da una guerra assurda e senza fine”, ha aggiunto Paglione.

A testimonianza concreta di questo impegno, da alcuni giorni la facciata del municipio di Capracotta è adornata con la bandiera della Pace. Un gesto simbolico ma potente, con cui l’amministrazione comunale vuole manifestare pubblicamente vicinanza alla popolazione palestinese e ribadire la centralità del rispetto dei diritti umani.

“Abbiamo voluto esporre la bandiera della Pace proprio come segno di vicinanza alla popolazione palestinese e di impegno civile per il rispetto dei diritti umani e per una vera solidarietà internazionale”, ha concluso il primo cittadino.

Con questa iniziativa, Capracotta si unisce al coro di voci che, da ogni angolo del mondo, chiedono l’immediata cessazione delle ostilità e un futuro di dignità, giustizia e pace per tutti i popoli coinvolti.