Questa cartolina in bianco e nero mostra una suggestiva immagine d’epoca del Rifugio Prato Gentile a Capracotta, la cui altitudine è erroneamente riportata nella cartolina come 1600 metri sul livello del mare, mentre quella reale è di 1.573 metri.
Al centro si trova il rifugio, una solida costruzione in pietra con tre archi sul fronte e un tetto spiovente in lamiera ondulata, tipico degli edifici di montagna progettati per resistere alla neve abbondante. La zona è immersa in una pineta, con alberi alti che incorniciano la scena, suggerendo un ambiente fresco e naturale, ideale per il turismo estivo e le escursioni. Davanti all’edificio si nota la presenza di numerose persone, alcune sedute sotto grandi ombrelloni, altre in piedi, forse escursionisti o villeggianti che approfittano della pausa per rilassarsi.
Sul lato destro si distinguono alcune automobili d’epoca e una moto, elementi che aiutano a datare la scena all’inizio degli anni Sessanta. In basso, una scritta in corsivo bianco tipica dello stile dell’epoca recita: “Capracotta – Rifugio Prato Gentile alt. m. 1600 s. m.”, contribuendo all’atmosfera turistica e promozionale del luogo.
Viaggiata nel 1962, questa cartolina rappresenta un esempio emblematico del boom economico italiano e della diffusione del turismo montano tra le famiglie, quando le vacanze in località fresche e naturali come Capracotta cominciavano a diventare accessibili anche al ceto medio; in questo contesto, il rifugio si affermava come punto di riferimento per il tempo libero e la scoperta della montagna, simbolo di un’Italia che cambiava e si apriva alla modernità senza dimenticare la bellezza del proprio territorio.