Capracotta chiama Roma: l’Italia dei borghi chiede ascolto e soluzioni

«Si convochi un Consiglio dei Ministri a Capracotta, in Molise». È l’appello lanciato dal poeta e scrittore Franco Arminio alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, raccolto con forza e determinazione dal sindaco di Capracotta, Candido Paglione. Un invito simbolico ma carico di significato, volto a riaccendere i riflettori sulle aree interne italiane, troppo spesso dimenticate dalle politiche nazionali.

Paglione non usa mezzi termini: «Un invito, quello del poeta, che si pone sulla scia di ciò che abbiamo detto proprio alcune settimane fa, quando abbiamo espresso la nostra forte preoccupazione sulla procedura di accompagnamento alla morte dei piccoli borghi italiani».

«I piccoli paesi -prosegue il sindaco- sono fatti di persone. Persone che vivono, respirano, amano, intrecciano relazioni, sono titolari di diritti. Sono un patrimonio da preservare, come ricorda Arminio, tanto più in questo Occidente che muore di solitudine». Una riflessione che richiama il valore umano e sociale delle comunità locali, spesso invisibili agli occhi della grande politica, ma fondamentali per l’identità culturale del Paese.

Paglione sottolinea inoltre il ruolo cruciale che le aree interne svolgono nella tutela dell’ambiente e dei beni comuni: «Come si può ignorare il contributo quotidiano che questi territori offrono a tutti, a partire da risorse essenziali come l’acqua? I servizi ecosistemici della montagna sono un patrimonio collettivo, che merita rispetto e protezione».

Infine, un duro attacco al ruolo della politica che «esiste per trovare soluzioni ai problemi e non per proporre strampalate idee di suicidio assistito dei piccoli paesi. Lo studio del CNEL sullo spopolamento rappresenta il punto più basso della politica italiana».

Con l’appello lanciato da Arminio e rilanciato da Capracotta, l’Italia dei borghi chiede dunque ascolto e rispetto. E invita la politica a tornare, fisicamente e simbolicamente, nei luoghi dove il Paese continua a vivere, lontano dai riflettori delle grandi città.