Un forestiero a Capracotta

Una delle storielle che ci raccontavano quando eravamo piccoli era quella del napoletano che per oscuri motivi era costretto spesso a recarsi a Capracotta. Il malcapitato, oltre ai disagi dei faticosi viaggi con mezzi di fortuna su strade polverose e sconnesse, non indovinava mai il tipo di abbigliamento necessario: o si copriva tanto da soffrire […]

Capracotta e la Seconda Guerra Mondiale

Credo che difficilmente Capracotta, nella sua storia, abbia dovuto affrontare una situazione tanto critica e disastrosa quanto quella degli anni che vanno dallo scoppio della prima guerra mondiale alla fine della seconda guerra mondiale. Già durante la prima guerra mondiale il tributo fornito alla patria fu pesante come testimoniano le cifre:  di 4715 abitanti  663 soldati […]

Capracotta nella letteratura

Capracotta dalla vetta di Monte Capraro 1905

Il nostro Oreste Conti nel 1911, nell’opera “Letteratura Popolare Capracottese” con prefazione di Francesco D’Ovidio- ed. Pierro-Napoli, riportò “Locuzioni e modi di dire”, “Usi e costumi”, e, nella parte comprendente “Proverbi e indovinelli” incluse tre “novelle”: La pecora con le corna d’oro, Belloccia e La fata e le sette chiavi. Con felice sorpresa le tre […]

Le scarpe

La mia bisnonna materna, Mammuccia Pòrzia (bisnonna Preziosa Comegna), restò vedova giovanissima con tre figlie di 6, 4 e 2 anni da tirare su; suo marito Serafino esercitava il mestiere di sellaio e abitualmente conciava le pelli che gli servivano. Morì agli inizi del 1899, nel giro di pochi giorni debilitato da una infezione trasmessa forse […]

Le capre

Non appena la neve lasciava il posto all’erba ed il tempo lo permetteva, ogni anno riappariva come d’incanto il capraio: con il capace ombrellone da pastore in spalla, i gambali di cuoio e un corno dal suono rauco e caratteristico. Non ricordo il suo nome; mi meravigliavo già allora che fosse tanto bravo e capace […]

Leone, e la paura del buio non c’è più

Le famiglie de re Carmenone (mia famiglia: Di Nucci) e de re Paciglie (Di Lullo), legate anche da vincoli di comparizia, condividevano, oltre la solita vita da contadini, anche quella di carbonai e calcaruoli. Invece le altre due famiglie che abitavano l’ultimo gruppo di case della Fundione insieme a noi, i fratelli Matteo con Ze E’rriche (Zio […]