Bon Capedanne, damme la sctrina de mofal’anne…

Gli ultimi nottambuli chiacchieravano sotto casa mia alle ore 7,30, in attesa di consumare il cornetto del bar prima di andare a dormire. I giovani qui nel borgo hanno sempre fatto così e il bello è che si tramandano l’usanza di generazione in generazione. Un tempo lo faceva anche mio figlio: adesso non più.
«Buon Capodanno a tutti voi…». Noi aggiungevamo: «Bon Capedanne, damme la sctrina de mofal’anne, ca se tu nen la vo dà, pegge pe te: puozze schattà»*.
La schtrina era la strenna che si usava dare ai pargoli. Felici noi che potevamo racimolare qualche liretta!

Maria Delli Quadri

*Buon Capodanno, dammi la strenna dell’anno scorso, perché se non me la vuoi dare, peggio per te: che tu possa schiattare.