Il nostro testo “A la Mèrɘca” dichiarato «di interesse storico, culturale, educativo e provinciale» a Santiago del Estero

Il giorno 4 settembre, dall’anno 1949, si celebra in Argentina il “Giorno dell’Immigrante”. E proprio ieri, 4 settembre, la Camera dei Deputati della Provincia di Santiago del Estero ha dichiarato la nostra pubblicazione “A la Mèrɘca. Storie degli emigranti capracottesi nel Nuovo Mondo” un libro «di interesse storico, culturale, educativo e provinciale» su iniziativa del deputato di origini capracottesi Antonio Romano. L’onorevole è il nipote di Pasquale Labatte e Colomba Paglione che emigrarono da Capracotta nella cittadina argentina di Villa Zanjòn negli anni ottanta dell’Ottocento.

Queste le motivazioni della proposta di Romano:

Il deputato Antonio Romano
Il deputato Antonio Romano

«Questo libro è stato stampato in Isernia, omonima provincia, regione del Molise, Italia, l’8 settembre del 2017, in coincidenza con la festa della Madonna di Loreto, la Vergine protettrice degli abitanti del paese di Capracotta, Italia.

Realizzato in italiano, con il patrocinio del Comune di Capracotta, dell’Associazione “Amici di Capracotta” e della regione del Molise, come indica il suo nome, tratta dell’emigrazione dei figli di questa piccola città italiana in America.

Tra i suoi co-autori, membri del Comitato di Redazione, ci sono il nostro comprovinciale Antonio Virgilio Castiglione, il docente italo- statunitense Ben Lariccia e gli italiani, il giornalista Francesco Di Rienzo, la ricercatrice Michela D’Alessio, il professor Domenico Di Nucci e Paolo Trotta, che lavora al Vicariato a Roma. E hanno collaborato nell’elaborazione grafica Matteo Di Rienzo e nella traduzione Felice Santilli.

Il titolo dell’opera è in realtà:  “A la Mèrɘca”, che si pronuncia “A la Merca” (senza la “i”), ed è scritto nella lingua o dialetto di Capracotta. Il libro è stato presentato a Roma nel mese di ottobre del 2017.

Questa opera riflette il dramma che hanno vissuto centinaia di famiglie che alla fine del secolo XIX, sopraffatti dalla fame, dalle guerre, dalle malattie, preferirono emigrare nel Nuovo Mondo in cerca di pace, lavoro, futuro ed educazione per i propri figli. Attraverso i porti di Napoli e Genova, hanno preso i transatlantici che partivano per l’America.

Secondo le ricerche degli autori, le destinazioni preferite dagli emigranti di questa cittadina, furono innanzitutto l’Argentina e poi- al secondo posto- gli Stati Uniti. E, all’interno dell’Argentina, in primo luogo Santiago del Estero e al secondo posto, Loberia, provincia di Buenos Aires.

Questo fenomeno si spiega forse con le cosiddette “Carte d’America”, che erano state inviate dagli “adelantados”, i primi migranti in Argentina, alla rispettive madri e famiglie , informandole che erano arrivati, che stavano bene e che era un luogo accogliente. Queste informazioni erano utili per gli altri compaesani che avrebbero seguito i loro passi».

Il documento presentato dal deputato santiagueño prosegue con una breve descrizione della storia di Capracotta e della biografia del co-autore Antonio Virgilio Castiglione, recentemente insignito del titolo di “Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana” per i suoi studi storici, e con l’elenco degli emigranti capracottesi arrivati nella provincia di Santiago del Estero alla fine del XIX secolo.

La deliberazione della Camera dei Deputati di ieri sarà ora trasmessa al sindaco di Capracotta, Candido Paglione, ed è un grande atto d’amore da parte di un discendente di due emigrati capracottesi verso il paese di origine dei propri antenati e i numerosi compaesani che decisero a malincuore di abbandonare la propria amata cittadina in cerca di fortuna in quelle terre lontane.