Maiɘ viérnɘ artraiɘ chi tè panɘ e lèna scta cundiéndɘ e nɘ nzɘ lɘ crédɘ

Ieri sera, la neve è tornata a cadere su Capracotta. La Stazione Meteo Capracotta, intorno alle ore 22.00, ha pubblicato on line le immagini tratte dalle webcam della rivista “Neve Appennino” con le traiettorie dei fiocchi di neve. Stamattina, la nevicata si è intensificata fino a ricoprire di bianco i tetti e le strade della nostra cittadina tra la sorpresa di molti, visto che oramai siamo in primavera inoltrata.

Eppure, nonostante tutto, nevicate a Capracotta in piena primavera, anche se non sono la norma, sicuramente non sono poi così inaspettate. Tanto è vero che, nella tradizione popolare, esiste il seguente modo di dire che abbiamo riportato nel nostro volume “Chɘ m’accundɘ? Lemmi e motti della parlata di Capracotta”: Maiiǝ viérnǝ artraiǝ, chi tè panǝ e léna ʃcta cundiéndǝ e nǝ nzǝ la crédǝ“.

Che significa? Di solito, nei tempi andati,  il lungo inverno riduceva di molto sia la riserva di grano (necessaria per avere farina a disposizione) sia la provvista di legna secca (che serviva per alimentare il fuoco. E così se a maggio, ovvero a primavera inoltrata, invece del bel tempo arrivava freddo e neve ecco che esclamavano: maiiǝ viérnǝ artraiǝ, chi tè panǝ e léna ʃcta cundiéndǝ e nǝ nzǝ la crédǝ. ovvero, a maggio l’inverno ritorna e chi ha pane e legna da ardere è contento e stenta a crederci!