La Chiesa della Madonna di Loreto di Capracotta

Il santuario della Madonna di Loreto a Capracotta (Foto: Hotel Capracotta)

 

L’antica nostra Chiesa,

devotamente eretta,

a onore della Vergine

Beata e Benedetta

 

Madonna di Loreto;

(splendor di luce, e vera

guida, per chi con fede

la chiama, invoca e spera).

 

Che i nostri padri fecero

col vero grande amore,

anche per fare un dono

di esempio, e di valore

 

ben caro a Capracotta

che, tutti sanno è stato,

di questo sacro tempio,

l’erede fortunato.

 

Di anno in anno, sempre,

cioè da anticamente,

una voce tramandata

fin l’epoca presente

 

ci spiega dove apparve

la Vergine, e ricorda,

perché fu fabbricata

di fronte a Vallesorda

 

la Chiesa Benedetta

che, Capracotta vanta

d’esser vicino al tempio

della Vergine Santa.

 

Di questa sacra immagine,

tutti i Capracottesi

sanno che possedeva

armenti e campi estesi

 

di terre coltivabili,

che son della pianura

pugliese, ove s’industriano

bestiame e agricoltura.

 

Ed esisteva un fondo,

per aiutar si sa,

chi aveva bisogno, a titolo

di umana carità.

 

Vinse l’idea di vendere

la proprietà! Errore…

specie che allor la lira

era di gran valore.

 

Poi ci mancava un ordine

severo, di altra data!…

Per far, di Capracotta,

l’era più disgraziata!

 

Perché abituati

nel ricco rendimento

d’industria del bestiame,

nessun potea contento

 

esser di quelle leggi,

per loro, sì allarmanti

da non poter, sicuro,

più bene andare avanti.

 

E s’iniziò a sfollare,

(come si fa tuttora)

sperando un miglior vivere

in qualche altra dimora.

 

Ed oltre a tutto questo,

c’è anche da temere

che questa nostra Chiesa

minacci di cadere!…

 

Certo che la ricchezza

della Madonna c’era,

e, se esiste ancora,

come così si spera,

 

ci si provveda, e subito

che, già in più punti è rotta

la casa della vera

Stella di Capracotta.

 

E, se così non basta,

c’è un altro aiuto: quello

di richiamare il popolo,

con allarmante appello!…

 

Madre di tutti i popoli,

potenti, ed infelici;

Illumina, perdona,

proteggi e benedici

Nicola D’Andrea

(Anno 1969)

Si ringrazia per la collaborazione l’amica Anna Zbrozek.