Pastori e massari a Capracotta

La foto (del 1910) rappresenta Giovanni Paglione (il fotografo) assaggiatore di ricotta (o “mangiatore di ricotta” del celebre quadro di Vincenzo Campi, 1580). E’ notorio che la ricotta è un sottoprodotto ma nel caso specifico la degustazione esemplifica un quadretto di storia socio-economica. La Civiltà dei Tratturi va verso il declino conclusivo (qualche decennio e poi la fine). Questa bella foto, pertanto, fissa gli ambienti di una lunga millenaria storia fino ad allora quasi inalterata.
I ragazzi di davanti sono il trionfo del nuovo mondo che s’avanza; sullo sfondo invece due ragazzi (semicoperti) del mondo al crepuscolo (i pastorelli cappelluti) e quattro uomini che lo rappresentano anche fisicamente: pastori e “cascieri”. Al centro le attrezzature: “caccavo” di rame di Agnone con dentro il “menaturo”, bastone per agitare il latte e rompere la cagliata; tompagno (tavolo spersore in legno) con formaggio in scolatura; tinozza per cagliata e “friscella” (cesto di giunchi per formaggio e ricotta) con il “frutto del latte” poggiata sulla tinozza.
La scodella che usa Giovanni Paglione è di legno ed è quella del pancotto e dell’acqua sala (pasto quasi quotidiano del pastore).
Tutte le attrezzature in legno erano lavorate dai pastori così come la capanna, costruita con pietra a secco per il ricovero e la produzione. Giovanni Paglione sta seduto su una “varda”(basto) per muli, quasi a cavallo di un percorso che viene da molto lontano e che da lì a poco vedrà la sostituzione delle “vetture” (cavalli, asini e muli) con mezzi automobilistici.

Franco Di Nucci

Fonte: AA.VV., Capracotta 1888-1937: cinquant’anni di storia cittadina nelle foto del Cav. Giovanni Paglione, Amici di Capracotta, Cicchetti Industrie Grafiche, Isernia, 2014