Il ginnasio a Capracotta

Nelle due foto, di cui una sulla vetta di Monte Campo, sono ritratti sedici ragazzi, tra i quali Francesco Paglione, e due adulti.

È l’intera classe del ginnasio privato funzionante nel 1910 a Capracotta. Una scuola ginnasiale rappresentava, per l’epoca, il trampolino di lancio per gli studi superiori e l’Università e queste due foto sono la testimonianza di un’importante pagina di storia e di cultura capracottese che merita di essere conosciuta e ricordata.

L’ordinamento scolastico italiano fino alla riforma Gentile seguì grosso modo i dettami della legge Casati del 1859; era prevista un’istruzione elementare quadriennale divisa in due cicli (anni 6-7, 8-9); poi o un ginnasio quinquennale (anni 10-14) e un liceo triennale (anni 15-17) e l’università oppure due cicli triennali di scuola tecnica (anni 10-12 e 13-15).

A Capracotta, come in tanti altri Comuni, c’era solo il ciclo di istruzione elementare e tanti erano gli alunni: nel 1905 su 345 in obbligo scolastico 330 erano i frequentanti.

Chi voleva continuare gli studi doveva trasferirsi in centri più importanti con notevole dispendio economico che poche famiglie potevano permettersi.

Ed ecco che verso la fine del 1800 le famiglie benestanti di Capracotta tra le quali Conti, Castiglione, Falconi, Ianiro e Campanelli crearono a proprie spese e per i propri figli una scuola ginnasiale privata; gli alunni furono preparati dal Professor Rivelli, che venne stipendiato e che si spostò a Capracotta e dovettero sostenere, a conclusione de ciclo ginnasiale, gli esami da privatisti in Istituti Statali.

Nel 1904, ad Isernia, gli alunni capracottesi furono accolti all’inizio con una punta di scherno; ad esami conclusi risultarono essere i migliori e fra di loro eccelse Vincenzino Conti; un membro della Commissione ebbe a dire pubblicamente che il brillante Vincenzino «l’anno prossimo potrà confrontarsi con il primo alunno del Regno».

Per breve tempo nel 1905 è citato, tra le scuole di Capracotta, un ginnasio non si sa se pubblico o privato; si sa invece che l’esperimento del Ginnasio privato fu ripetuto dalle famiglie benestanti che nel 1910 invitarono due professori a trasferirsi a Capracotta.

Il più giovane dei due è il professor Antonio Di Frangia di Carovilli che insegnava e dirigeva; non si sa se l’altro docente più anziano, ritratto nella prima foto, fosse di supporto o in pianta fissa.

Il professor Di Frangia, a detta degli alunni, era colto e preparato, bravo didatticamente e pretendeva impegno e serietà negli studi.

Di giorno gli alunni seguivano le lezioni e di norma studiavano di notte; il professor Di Frangia andava a controllare, anche se imperversava una bufera di neve, se i suoi alunni, a notte fonda, fossero ancora sui libri passeggiando sotto le finestre delle loro case.

Domenico Di Nucci

Fonte: AA.VV., Capracotta 1888-1937: cinquant’anni di storia cittadina nelle foto del Cav. Giovanni Paglione, Associazione culturale Amici di Capracotta, Cicchetti, Isernia, 2014