L’Assunta “tizianesca” di padre Agostino Caputi nella Chiesa Madre di Capracotta

Sul muro di destra della Cappella della Visitazione, all’interno della Chiesa Madre, si può ammirare un suggestivo e maestoso dipinto del pittore padre Agostino Caputi che rappresenta l’Assunzione della Vergine Maria in Cielo.

In verità, si tratta di una copia parziale della famosa pala dell’Assunta realizzata dal pittore veneto Tiziano Vecellio, databile al 1516-18, per la basilica di santa Maria Gloriosa dei Frari a Venezia, dove tuttora si trova.

Padre Caputi, nella sua opera “capracottese”, elimina il registro inferiore (gli Apostoli) e superiore (Dio Padre tra gli angeli) di quella originale per concentrarsi soltanto sulla Vergine che presenta tutti i caratteri propri della pala “tizianesca”: ascende su una nuvola contornata da angeli; ha lo sguardo rivolto verso l’alto; il suo volto non è totalmente illuminato a sottolineare che non ha ancora completato la salita in Cielo e, dunque, è ancora legata al mondo terreno; i colori delle vesti, blu e rosso, che stanno a significare rispettivamente la sua umanità e la Passione.

Padre Agostino Caputi è nato a Latiano (Br) nel 1915. E’ entrato nell’Ordine dei Cistercensi nel 1957 ed è stato missionario in Brasile. Dal punto di vista artistico, si è formato sotto la guida del pittore Mario Barberis a Roma e di Ezio Moioli a Milano. Ha realizzato l’Assunta della Chiesa Madre nel 1976. E’ passato a miglior vita nel 2006 nella sua città natale, Latiano.

L’Assunta di Caputi si trovava originariamente nell’ultima cappella laterale della navata sinistra della Chiesa Madre. Nell’anno 2001, nel tentativo di rimuoverla per eliminare una macchia che si era formata sulla tela per la pioggia caduta dal finestrone sovrastante l’altare, il telaio si è frantumato sbriciolando una parte del dipinto. L’anno successivo, il quadro è stato sostituito dall’attuale statua dell’Assunta ricavata da un tronco di tiglio dalle abili mani dell’artista gardenese Alexander Kostner e, dopo un restauro, è stato collocato nella Cappella della Visitazione.

Francesco Di Rienzo