Una passeggiata per alcuni luoghi “capracottesi” di Roma

Ieri, mi sono recato a Roma per motivi di lavoro con largo anticipo per il timore di eventuali disagi legati allo sciopero nazionale del trasporto pubblico locale. Ho colto, così, l’occasione per fare una bella passeggiata a piedi tra alcuni luoghi “capracottesi” della Capitale che condivido con tutti voi.

Prima tappa: la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma.

La Biblioteca Nazionale Centrale di Roma si trova in viale Castro Pretorio, nei pressi della stazione ferroviaria Termini, ed è, insieme a quella di Firenze, una delle due biblioteche nazionali italiane che hanno il compito di raccogliere e conservare tutte le pubblicazioni italiane.

Alla Biblioteca, ho donato, a nome dell’Associazione culturale “Amici di Capracotta”, una copia dei libri stampati per l’anno sociale 2023: “L’Altalena dei Ricordi” di Aldo Trotta e “Neve! Neve! Neve!” sulle cronache scolastiche della maestra Annetta Castiglione.

I due volumi si aggiungono a tutti gli altri realizzati finora dall’Associazione sulla storia, sulla cultura e sulle tradizioni di Capracotta.

Seconda tappa: via Belisario n.7.

Belisario è stato uno dei più importanti generali bizantini. Nella cosiddetta “Guerra Gotica” riportò l’Italia sotto il dominio dell’Impero Romano d’Oriente dopo l’invasione degli Ostrogoti. Via Belisario si trova tra via Piave e via Collina a breve distanza dalla stazione ferroviaria di Roma Termini. Al numero civico 7, hanno abitato agli inizi del Novecento il deputato (e poi senatore) capracottese Nicola Falconi, l’altro deputato capracottese Tommaso Mosca e altri nostri compaesani come don Leopoldo Conti.

Terza tappa: Palazzo delle Assicurazioni Generali di piazza Venezia.

L’attuale Palazzo delle Assicurazioni Generali è stato costruito agli inizi del Novecento sui resti del Palazzo Bolognetti-Torlonia (demolito per l’occasione) che, tra la seconda metà del Settecento e gli inizi dell’Ottocento, ha ospitato la residenza di Maria Pizzella, moglie del capracottese Giovanni Pizzella. La donna aveva creato nella sua abitazione un rinomato salotto culturale. Tra gli ospiti: Vittorio Alfieri, Vincenzo Monti, Alessandro Verri, Antonio Canova, Angela Kauffmann e tanti altri ancora.

Quarta tappa: chiesa di san Marcello al Corso.

La chiesa, di origini antichissime, si presenta oggi con una facciata in stile barocco. Sebbene l’edificio sia conosciuto per la presenza di un grande Crocifisso in legno del XIV secolo che si salvò miracolosamente da un incendio che distrusse la chiesa nel 1519, nel suo interno c’è il sarcofago di Matteo Grifoni, vescovo di Trivento dal 1555 al 1568.

Quinta tappa: Palazzo Montecitorio in piazza Monte Citorio.

Palazzo Montecitorio è la sede della Camera dei Deputati dal 1871, quando la capitale del Regno d’Italia venne spostata da Firenze a Roma. Il capracottese Nicola Falconi svolse l’incarico di deputato ininterrottamente dal 1876 al 1909, prevalentemente come rappresentante del collegio di Agnone in cui rientrava elettoralmente la nostra cittadina a quel tempo. Nel 1909, Falconi fu nominato senatore per aver seduto tra gli scranni di Montecitorio per tre legislature o per aver esercitato l’incarico per almeno sei anni. Il suo posto fu preso da un altro capracottese, Tommaso Mosca, che ricoprì l’incarico di deputato per due legislature: la tredicesima e la quattordicesima, dal 1909 al 1919.

Francesco Di Rienzo