Medici Molisani Illustri: Giuseppe Pianese

Il busto in bronzo di Giuseppe Pianese dell’artista Antonio Mennella a Civitanova del Sannio.

Foto: The History of Medicine Topographical Database

Se numerosi e famosi furono i molisani cultori del diritto che si affermarono a Napoli, nostra antica capitale del Regno tra il ‘700 e l’800, non meno rifulsero in quel tempo insigni e diversi corregionali medici.

Mesi or sono mi sono intrattenuto a delineare la figura di un maestro della medicina clinica, il prof. Pietro Ramaglia di Ripabottoni (1802-Napoli 1875), titolare della cattedra universitaria napoletana di Anatomia Patologica, essendo venuto a contatto con un suo discendente in Avellino.

Attualmente, con piacere, mi soffermo a descrivere la brillante carriera professionale del luminare in epigrafe. Coincidenza simile, in quanto, anche circa tale importante figura, l’interessamento ne è derivato per un’antica e felice conoscenza con un nipote di tale famoso personaggio. Nobile persona rappresentata dal fu Direttore dell’Ufficio Sanitario del Comune di Avellino, il prof. Giuseppe Pianese, specialista in Igiene- Orientamento Sanità Pubblica.

Egregio e stimato professionista, col quale ebbi occasione di diversi piacevoli incontri, con amene discussioni sulla nostra regione, essendo entrambi di origine molisana. Incontro, ancor più peculiare, parlando della mia provenienza da Capracotta, allorquando mi riferì, discorrendo di una non meglio precisata parentela tra i Campanelli di Capracotta e i Cardarelli di Civitanova, avendo suo nonno sposata la sorella del compaesano grande clinico, il prof. Antonio Cardarelli (1831-1927). Cognome Campanelli che si tradusse nella  lettura da parte sua del testo “Il Territorio d Capracotta” dell’omonimo autore, allorquando gli consegnai il mio che avevo in biblioteca..

Circa il personaggio in trattazione, da una pubblicazione del 2003, realizzata, dall’Amministrazione Comunale di Civitanova, con relazioni di S. Palazzo, N. Calderone, F. Pianese, P. Rondoni, G. Pianese, G. Di Salvo, F. Baldi e N. Ferrara, F. Ciolfi, C. Martelli, P. Capasso, G.C. Bellucci e gentilmente offertami dai due stimati colleghi figli del citato Direttore, Lamberto e Francesco, uno specialista in Medicina Legale e l’altro in Igiene, ho desunto le notizie che in seguito riporto.

Il prof. Pianese nacque a Civitanova del Sannio il 19 marzo del 1864. Iniziò gli studi al liceo classico di Campobasso “ Mario Pagano”, sotto la guida del prof. Luigi Gamberale di Agnone; laurea in Medicina all’Università di Napoli nel 1887; attività per due anni quale Medico Condotto nel Comune di Carovilli; Allievo Interno all’Istituto Universitario di Napoli di Anatomia Patologica; nel 1891 Assistente Ordinario e quindi Aiuto nel medesimo Istituto; nel 1897 libera docenza , con Insegnamento di Tecnica delle Autopsie e Direttore nel 1917 di Anatomia e Istologia Patologica per oltre 40 anni,”ideando nuovi e brillanti metodi di tecnica microscopica, oggi applicate in tutti gli Istituti scientifici del mondo”; nel 1904 eletto deputato al parlamento nel collegio di Boiano e dimissionario dopo un anno; nel 1932 Accademico d’Italia; muore nel 1933, nell’Istituto, curvo sul tavolo del suo lavoro.

Numerose furono le pubblicazioni prodotte: “Possibile natura infettiva della Corea del Sydenham; Ricerche sulla leishamaniosi; Ipotesi sulla natura parassitaria dei blastomi maligni; Condizione conseguente ad una eccessiva utilizzazione del cloralio idrato; Studi sul sistema reticolo endoteliale, sul pericardio, sulla capsula del bacillo del carbonchio; Ricerca sull’anemia splenica infantile; Studio sullo sviluppo del coccidio oviforme entro il fegato del coniglio;” ecc.

Il prof. Giuseppe Pianese, scienziato gentiluomo, riconosciuto una gloria dell’Anatomia Patologica e della Patologia Generale, “pieno di amore per le sue radici, della propria terra, la nativa Civitanova, offre le purissime virtù primigenie: la semplicità del cuore, l’orrore di tutto ciò che è ingiusto e disonesto, morto per il progresso della scienza e il bene dell’umanità”.

Felice dell’Armi