«Capracotta può essere definito il paese delle Rose»

Voglio personalmente ringraziare tutti gli amici che venerdì scorso hanno partecipato alla mia conferenza “Rosa Canina: il tesoro dell’Alto Molise” presso la sede del negozio biologico “Radici nella Terra” a Isernia. La serata è andata molto bene perché, a mio avviso, il tema è si grande spessore esistenziale, culturale, politico oltre che eco-salutista.

La Rosa Canina è la madre di tutte le Rose e ha ispirato sia le religioni centrate sulle dee femminili (Iside in particolare e Cleopatra ha diffuso la coltivazione in tutto l’egitto) sia il Cattolicesimo (I Rosoni sono una rielaborazione del fiore che rimanda a tanti simboli anche esoterici e la pratica del Rosario). Era il fiore-pianta degli Etruschi. Tra il 1200/1300 Ildegarda di Bingen consigliava l’infuso o la tisana sia per star bene in salute che per tutte le malattie e convalescenze. E aveva visto giusto perché rinforza tanto il sistema immunitario soprattutto per chi è sotto stress, chi vive in situazioni d’inquinamento che chi ha dipendenze (fumo, alcool, ecc.). La conferma scientifica avviene negli anni ’30 del Novecento con la scoperta della vitamina C di cui la Rosa canina tra le piante dell’occidente è la più ricca. Oltre ad avere tanti effetti benefici per tante affezioni, in particolare per l’apparato respiratorio. Non mi dilungo.

E quindi dovrebbe nascere una filiera che parte dalla raccolta anche laddove è possibile coltivarla e favorire il vivaismo naturale. Dopodiché attivare laboratori di trasformazione sia per uso alimentare -anche pasticceria, gelateria, liquoreria- che cosmetico per esempio l’acqua di Rose, il sapone, la crema corpo, tra le migliori in assoluto che erbo-farmaceutico (tinture madri, gemmoderivati…) E non solo: a livello culturale la rosa ha ispirato poeti/sse, è la pianta dell’amore, della perfezione, dell’assoluto del fascino.

La proposta è che nascano centri-scuola ove a gruppi si vada laddove cresce o si coltiva, possibilmente presso fattoria polivalenti e insegnare a raccoglierla, raccogliendola e fare laboratori in modo tale da permettere di fare esperienze dal vivo sia per scolaresche che per chiunque lo voglia. Sui principi della Scuola della Montessori.

La rosa canina vive anche in montagna: arriva fino ai 1600 metri. Ed è la più pregiata. Da questo punto di vista, il Circolo “Lucia di Milione” di Capracotta dell’Associazione “Vivere con Cura” da anni ha avviato un intenso lavoro di raccolta e trasformazione nel territorio dell’Alto Molise e, in particolar modo, a Capracotta che, per la grande quantità e l’ottima qualità di questa pianta, può essere definito il “Paese delle Rose”.

Antonio D’Andrea

Presidente circolo “Lucia di Milione” di Capracotta