I Di Nucci di Buenos Aires e la cavalla “Capracotta”

La stazione di servizio “YPF” di Sebastiano Di Nucci nella città di General Pinto

di Lucila Di Nucci

Il mio bisnonno Sebastiano Di Nucci, nato a Capracotta il 6 giugno del 1867 da Giacomo e Giuditta Carnevale, arrivò nel porto di Rosario nel 1890. Conobbe la mia bisnonna, Carmen Molina, una donna creola e si stabilirono a Buenos Aires dove ebbero tre figli. Due di loro morirono nell’infanzia e il medico di famiglia disse che l’aria di Buenos Aires non faceva loro bene. Così, Sebastiano prese il treno senza alcuna destinazione precisa, fece amicizia con altri passeggeri e scese nella città di General Pinto, a 385 chilometri dalla capitale federale, insieme ai suoi nuovi amici.

Sebastiano e Carmen ebbero dodici figli ma non tutti sono annotati nel taccuino di famiglia: Sebastian Ponciano, Petrona Emma, Juan Francisco, Fernando Armando, Albino Santiago, Julia, Remigia, Pedro, Carmelo, Sara e mio nonno Cirilo.

A mio nonno e suo fratello Carmelo sono sempre piaciuti per hobby i cavalli da corsa. Mio padre Sebastian (ha il nome del nonno per essere il figlio maggiore) ha ereditato questa passione e l’ha trasformata in una vera e propria attività lavorativa. Infatti, ha sempre avuto cavalli da corsa. Oggi possiede “Capracotta” (una purosangue da corsa, grigia, nata il 21 ottobre del 2005) e “Molise” (un purosangue da corsa, nato il 24 settembre del 2014). Attualmente, mio padre gestisce un’impresa di vendita di cavalli da corsa che si chiama “Racehorse”.

Ippodromo La Plata, Buenos Aires (Argentina), 22 ottobre 2009, la cavalla “Capracotta” vince la quarta gara dei 1000 metri.

 

Fonte: AA.VV., “A la Mèrɘca. Storie degli emigranti capracottesi nel Nuovo Mondo”, Amici di Capracotta, Cicchetti Industrie Grafiche Srl, Isernia, 2017