Capracotta protagonista dell’audizione di Agnone per il titolo di “Capitale italiana della Cultura 2026”

Il sindaco di Agnone Saia con il presidente della Commissione ministeriale Davide Desario

La processione della Madonna di Loreto, la Tavola Osca, il sistema delle strutture ricettive comprensoriali e un festival della letteratura.

Per ben quattro volte, Capracotta è stata richiamata nel corso dell’audizione che la delegazione del Comune di Agnone ha svolto stamattina, presso la Sala Spadolini del Ministero della Cultura a Roma, per l’assegnazione del titolo di “Capitale italiana della Cultura 2026”.

Erano presenti: il sindaco di Agnone Daniele Saia, il presidente della Regione Molise Francesco Roberti, l’antropologa e curatrice del dossier di candidatura Letizia Bindi, la scrittrice di origini agnonesi Chiara Gamberale, la ingegnera Rosita Levrieri, la studentessa Sofia Marinelli, l’imprenditore Pasquale Marinelli e l’artista Giuseppe Spedino Moffa.

La delegazione di Agnone ha avuto 30 minuti a disposizione per presentare la propria candidatura, seguiti da ulteriori 30 minuti dedicati alle domande della Commissione e da altri 5 minuti per l’appello finale al voto.

Le immagini della processione della Madonna di Loreto sono state proiettate all’interno di un video promozionale del patrimonio materiale e immateriale dell’intera regione. Chiara Gamberale ha citato la Tavola Osca, rinvenuta nel 1848 in Contrada Macchia, col nome scientifico di “Tabula Anglonensis” e con quello più recente e “diplomatico” di “Tavola degli Dei” durante il suo intervento. Durante il dibattito con la Commissione, il sindaco Saia ha citato Capracotta come uno dei perni della rete territoriale della ricettività del comprensorio altomolisano mentre Chiara Gamberale ha spiegato di star lavorando all’organizzazione di un festival della letteratura con epicentro in Agnone ed eventi a Capracotta e Castel del Giudice.

“Agnone è il centro catalizzatore dell’Alto Molise-spiega il sindaco di Capracotta, Candido Paglione-. Tifiamo per loro. Ci auguriamo che possano ottenere l’assegnazione di questo importante riconoscimento. Indipendentemente da tutto, ci auguriamo che questa candidatura possa essere l’occasione per discutere su un’idea condivisa di gestione delle risorse, anche quelle del PNRR, su temi cruciali del nostro territorio come la mobilità, il miglioramento delle infrastrutture e l’assistenza sanitaria”.