La comunità capracottese celebra i 40 anni della Croce di Monte Campo

La Croce di Monte Campo nel cielo azzurro di Capracotta

La Croce di Monte Campo compie quarant’anni. La comunità capracottese celebrerà quest’evento con una cerimonia commemorativa organizzata per lunedì 31 ottobre 2022 dal Comune di Capracotta, dalla Pro Loco e dalla Parrocchia di santa Maria in Cielo Assunta.

L’appuntamento è alle ore 10 in località Santa Lucia. Da qui, partirà una camminata per la vetta di Monte Campo. Alle ore 11, è prevista una preghiera e la benedizione da parte del parroco, don Elio Venditti.

Quella attuale è la terza croce collocata sulla vetta di Monte Campo. La prima, in legno di abete, fu inaugurata il 16 settembre del 1900 alla presenza del vescovo di Trivento, Mons. Carlo Pietropaoli, e oltre duemila capracottesi. La bella e robusta croce, alta tredici metri, diventò ben presto uno dei simboli più amati di Capracotta e la vetta di Monte Campo diventò meta obbligata di escursioni e passeggiate. Per circa undici anni sfidò furiose tempeste e raffiche di vento finché, il 17 febbraio 1911, fu letteralmente sbriciolata da un fulmine nel bel mezzo di una bufera di neve.

I nostri antenati, però, non si persero d’animo. Costituirono un nuovo comitato che raccolse le mille lire (dell’epoca) necessarie per installare una nuova croce nello stesso punto, stavolta di ferro. Questa croce fu ricollocata intorno al 1930: ha resistito fino a 1981 quando un’altra violenta folata di vento strappò i tiranti e l’atterrò piegandola come se fosse fatta di sottile fil di ferro.

E arriviamo all’attuale Croce. I capracottesi costituirono un nuovo Comitato: Aldo Casciero, Luigino Conti (che ricopriva l’incarico di presidente del Comitato), Emilio Di Rienzo, Vincenzo Di Tella, don Elio Venditti e Giovanni Venditti.

Le sottoscrizioni partirono il 16 agosto del 1982. Partecipò tutta la comunità capracottese. Il lavoro di progettazione della nuova Croce fu affidato all’architetto Salvatore Santilli. L’ingegnere Ezio Trotta si occupò degli studi di carattere statico.

«È sicuramente l’opera a cui sono maggiormente legato perché più carica di sentimento e passione- spiega oggi l’architetto Santilli-. Ho disegnato una croce alta tredici metri, bullonata in ferro. Fu realizzata da due fabbri romani, che per devozione vollero farsi pagare soltanto il costo dei materiali, e trasportata a Capracotta da Antonino Potena e dalla località Santa Lucia sulla vetta di Monte Campo da Giovanni Venditti con un trattore. L’abbiamo collocata nella medesima posizione di quella precedente, secondo l’orientamento Sud-Est, nei primi giorni del mese di novembre, sempre del 1982. Gli addetti al montaggio lavorarono fino a sera tardi sfidando un tempo non sempre clemente».

Dopo quarant’anni, questa Croce di Monte Campo è ancora salda al suo posto: baluardo della fede della comunità e uno dei simboli più cari della nostra cittadina.